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Progetti

Lugano capitale

Sintesi di un progetto politico

 

1. Parte generale

«Lugano Capitale» è lo slogan che racchiude e sintetizza il progetto politico-elettorale di Giovanna Masoni Brenni.

«Lugano Capitale» indica una visione di città modernaaperta e sicura, attenta al bene comune e alla qualità di vita dei cittadini.

«Lugano Capitale» del “buongoverno” ma anche Lugano che possiede un grande Capitale: umanosocialeculturale, di attività produttive. Un Capitale che va valorizzato e messo in gioco affinché contribuisca allo sviluppo armonico della Città.

Al centro del progetto politico di «Lugano Capitale» sta il lavoro, tema unificante. In un periodo in cui la recessione economica mette in discussione certezze consolidate e alimenta paure e insicurezze (fino a sfociare in crisi ideale e civica), la questione del lavoro torna a essere dominante.

 Il progetto politico di «Lugano Capitale», tuttavia, ruota attorno anche ad altre questioni:

* la democrazia (forme nuove di decisione, e.democracy, coinvolgimento dei nuovi quartieri, rapporto tra Consiglio comunale e Municipio, rapporto tra cittadini e istituzioni, partecipazione diretta, valorizzazione dell’associazionismo, valorizzazione delle forme di volontariato);

* l’ambiente (salvaguardia e valorizzazione del territorio, contesto urbano, edilizia sostenibile, politiche energetiche);

* la sicurezza;

* la scuola e la formazione (qualità dell’offerta scolastica educativa, formazione degli adulti, politiche giovanili);

* l’economia (corretta gestione dei conti pubblici, gestione delle società partecipate, rapporti fra pubblico e privato, apertura alle legittime istanze dell’economia privata e dei commerci, valorizzazione delle competenze ed energie della piazza finanziaria);

* la cultura (LAC, valorizzazione del patrimonio artistico e della rete della cultura [sistema cultura], corretta politica degli eventi, consolidamento del ruolo di Lugano quale “Città di riferimento”);

* la qualità della vita (trasporti, mobilità, politica degli alloggi, servizi [mense scolastiche in particolare], tempo libero, verde, sport).

«Lugano Capitale» dell’incontro e del confronto di idee.

«Lugano Capitale» del buongoverno.

«Lugano Capitale» di una società moderna che ha il cittadino come protagonista: decisore attento e non distratto.

«Lugano Capitale»: Città in cui ciascuno voglia e possa continuare a abitare e vivere sentendosi a casa propria, tenendo in mano le redini del proprio futuro.

 

2. Parte in dettaglio

Le misure puntuali del progetto politico di “Lugano Capitale” sono numerose e articolate. Sono legate tra loro proprio perché contribuiscono a realizzare un disegno strategico per il governo della Città. Ma costituiscono, singolarmente, interventi su cui discutere e promuovere dibattito.

Affinché la parte generale del progetto politico non somigli troppo a uno slogan vuoto di contenuti, è necessario che i dettagli siano chiari, concreti, praticabili, condivisi. Prima di essere pubblicati sul sito Internet (e diffusi tra i promotori di Giovanna) questi stessi dettagli vanno rivisti, sistematizzati e selezionati per target. Non ogni cosa può essere adatta pertutti i destinatari.

I temi di seguito elencati, ancora evidentemente parziali, non sono stati individuati con una scala di priorità che dev’essere ancora stabilita.

a. Sicurezza

* Misura essenziale è l’ampliamento dell’organico con 40 assistenti di polizia (in parte da dislocare nei quartieri) per sgravare gli agenti dei compiti di presidio del territorio. In questo modo si  ompleta l’organico da sempre sottodotato.

* Altra misura è l’adeguamento dei salari degli agenti.

* Il tema della sicurezza, quando si affronta la questione della prevenzione dei reati, è in rapporto ovviamente con altri: educazione, cultura, attività giovanili, promozione dell’associazionismo, presidio del territorio.

b. Riforma della macchina amministrativa

* Elemento chiave della riforma dell’amministrazione pubblica è l’ammodernamento dei metodi di gestione attraverso la motivazione, la valorizzazione e il riconoscimento del ruolo dei dipendenti (e una loro maggiore responsabilizzazione). In una parola, condivisione delle scelte invece di metodi autoritari.

* Bisogna agire sull’orario flessibile, favorire la realizzazione di nidi per le donne impiegate (non soltanto nelle case per anziani).

* Occorre ridurre il precariato, ove possibile e ove sostenibile, in particolare valorizzando i dipendenti apprezzati che lavorano da anni per la Città.

* Bisogna ragionare su un migliore accorpamento delle funzioni: con le risorse umane a disposizione (1.700 unità per il solo Comune, senza cioè contare le aziende e con competenze praticamente in tutti i settori), sono possibili grossi margini di miglioramento della macchina comunale senza aumentare i costi, anche per assorbire nuovi compiti.

* È necessario il potenziamento di servizi manifestamente sottodotati (ad esempio: ufficio giuridico e cancelleria).

c. Il concetto di “Buongoverno” della Città

Il concetto di “Buongoverno” è, insieme con “Lugano Capitale”, il filo rosso che lega tutti i punti del nostro progetto politico. Alcuni esempi:

* Migliore accorpamento dei Dicasteri (integrandone le funzioni e le competenze e senza seguire una logica esclusivamente politica).

* Spoliticizzazione dei consigli di amministrazione e degli altri organismi di controllo, così come indicato tra l’altro dal presidente del PLRT Rocco Cattaneo. Via, insomma, il “Cencelli”, che ha dilatato cda e costi, senza garantire alcuna efficacia e anche deresponsabilizzando gli amministratori.

* Trasparenza e comunicazione come elemento chiave del rapporto tra i poteri istituzionali e i cittadini. Si potrebbe pensare ad esempio alla pubblicità delle sedute del Municipio. Più in generale, i cittadini devono avere accesso a ogni informazione anche attraverso forme avanzate di e.government.

* Spoliticizzazione delle decisioni aziendali. L’esempio più semplice è il divieto di pubblicità sui giornali di partito per Ail, Casinò ogni altra partecipata.

* Corretta gestione degli istituti culturali, secondo principi riconosciuti internazionalmente (ICOM), ad esempio per i musei, senza ingerenze politiche.

* Soluzione (e prevenzione) dei conflitti di interesse di municipali e consiglieri comunali.

d. Finanze

* Ripristinare il piano degli investimenti pluriennale (piano complessivo, di tutti) che si allestiva fino al 2008-2009. Si tratta certamente di un esercizio faticoso ma utile e in grado di dare i suoi frutti in materia di pianificazione, di individuazione delle priorità e quindi anche di contenimento degli sprechi.

* Freno alla spesa comunale con un piano di revisione realistico (cosiddetta spending review) che non penalizzi i servizi essenziali e gli investimenti produttivi.

* Ipotizzare un credito anticrisi per la piazza finanziaria e non (anche come esito del “Tavolo della crisi”).

* Mantenere il moltiplicatore il più basso e attrattivo possibile, anche e proprio in relazione ai tempi difficili.

* Dismissione del patrimonio che non rende e non ha destinazione vincolata con possibilità di incassare 10 milioni all’anno per i prossimi 15 anni.

e. Territorio

* Revisione del Piano Regolatore e promozione di una “Visione d’insieme” dello sviluppo urbanistico della Città che comprenda anche i nuovi quartieri.

* Protezione dei beni culturali con estensione a tutti i quartieri non ancora inclusi degli incentivi anche economici alla conservazione degli stessi beni culturali.

ü Più qualità nell’edilizia privata e no alle demolizioni-ricostruzioni se non per fondati motivi. Non è il nuovo che non va bene ma il nuovo senz’anima, l’edilizia da geometra e da cazzuolatori.

* Creazione di una commissione nucleo da estendere ai beni culturali e da rendere assolutamente indipendente dai partiti e, possibilmente, anche dal territorio locale. Una simile commissione dovrebbe avere un profilo fortemente tecnico ma anche fortemente specialistico (si potrebbe immaginare un “premio” alla miglior riattazione/nuova costruzione o un “biasimo” al  peggior progetto).

* Concorsi di idee per i progetti più significativi della Città.

* Forti incentivi all’abitazione primaria per favorire una politica dell’alloggio e, nello stesso tempo, evitare lo spopolamento del centro. In questo senso bisogna promuovere la realizzazione di case per il ceto medio , con incentivi ai privati (si può sostenere di principio anche l’iniziativa del PS di Lugano).

f. Ambiente e mobilità

Questa parte del programma potrebbe essere individuata come il “Libro Verde” di Lugano Capitale.

* Trasporto pubblico da potenziare come obiettivo politico primario, fino a giungere alla copertura ottimale di tutto il territorio comunale con frequenza dei bus significativa.

* Realizzazione del tram Barbengo-Ccornaredo.

* Percorsi ciclabili da incentivare (con la realizzazione di un’iniziativa già votata dal Consiglio comunale e da me sottoscritta). Oggi la rete delle piste ciclabili è carente e da completare.

* La tassa ecologica va applicata non sui frontalieri ma sui rifiuti. Su questo lo scontro con la Lega sarà inevitabile.

* Piccole misure più volte sollecitate anche da altre forze politiche (Verdi): utilizzo della carta riciclata, acqua naturale sui banchi istituzionali, verifica acquisti e fornitori con sistema a punteggi (per km zero da inserire nelle referenze), individuazione di un responsabile degli acquisti sostenibili all’interno dell’amministrazione comunale.

* Lugano Città dell’energia pulita con una politica fortemente orientata all’utilizzo delle fonti rinnovabili e un piano di incentivazioni in tal senso. Si può lavorare all’ipotesi di sfruttamento delle acque del Lago come fonte di energia sulla scorta di quanto proposto per il Lago di Como dal gruppo regionale del PD.

* Realizzazione di un Piano della mobilità aziendale della Città di Lugano.

g. Verde pubblico

* Incentivare la realizzazione di parchi piuttosto che di giardinetti, la dimensione della vivibilità del verde dev’essere ampia e non ristretta a “isole” più facilmente preda dell’incuria.

* Gestione del verde più sostenibile, ovvero più naturale e con costi inferiori.

* Incentivazione di progetti partecipativi (sulla scorta, ad esempio, di quanto accaduto a Chiasso con gli orti comunali).

* Lanciare l’idea di una pianta per ogni metro di asfalto oppure di un albero per ogni bambino nato (in Italia c’è una legge in questo senso).

* Valorizzazione del Cassarate dalle sorgenti alla foce. Il fiume non è più elemento di separazione della città ma di unificazione del territorio. Si possono immaginare percorsi di mobilità lenta lungo la sponda sinistra e altre forme di contatto diretto con la natura.

h. Quartieri/aggregazioni/democrazia

Il tema della partecipazione è fondamentale nell’ottica del “Buongoverno” di una Città che diventa ogni giorno più grande.

* Potenziamento delle commissioni di quartiere (con istituzione di un segretariato, formazione di budget e individuazione di competenze).

* Valorizzazione delle caratteristiche culturali-storiche proprie dei quartieri, con promozione dell’associazionismo, salvaguardia delle feste popolari e delle tradizioni locali.

* Ampliamento e rafforzamento delle forme di democrazia diretta attraverso consultazioni preliminari e votazioni consultive, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie (forme di e.government, confronta sopra punto c.).

i. Occupazione/economia

* Quarto messaggio anticrisi diretto in particolare all’occupazione della piazza finanziaria (cfr. punto d.).

* Politica di aiuti sociali sostenibile ed efficace. Caduta la (demagogica) cosiddetta tredicesima Avs, si può immaginare una PC comunale mirata e sostenibile sul piano finanziario.

* Approvazione di un regolamento per l’erogazione di contributi con individuazione di criteri da applicare per tutti i richiedenti, in tutti i settori.

l. Turismo

Su questo punto è fondamentale sviluppare una strategia che sia coerente con gli obiettivi più ampi del territorio. In questo quadro si inserisce il dibattito sulla nuova Legge Cantonale per il Turismo in preparazione.

* Razionalizzazione degli eventi: per le manifestazioni all’aperto, ad esempio, bisogna elaborare strategia e criteri. Non chi più ne ha più ne metta. Ci sono esempi negativi (piazza Riforma/Manzoni/Rezzonico) che andrebbero evitati, bisogna invece puntare sulla qualità delle iniziative.

* In chiave turistica va migliorato l’arredo urbano pubblico e privato (ad esempio, tentare di uniformare tende e ombrelloni di piazza Riforma sul modello di quanto accade in molte altre città).

* Trasferimento del Palazzo dei Congressi al Campo Marzio e recupero della zona a ridosso della Villa Ciani.

m. Partecipate

Come obiettivo di “Buongoverno”, sul tema delle partecipate occorre in generale  favorire la massima trasparenza verso l’azionista, ovvero i cittadini.

* Lavorare con la cordata AIL (con la partecipata di Ail Verzasca sa), AET, Comuni serviti per l’acquisto del 60% delle azioni della Sopracenerina.

* Rimettere in ordine la società di gestione del Casinò rivedendo la composizione del Cda (che dovrà essere tecnica e non politica) e la direzione. Valutare quindi con attenzione la destinazione dell’edificio, se appaltare o vendere.

n. Cultura

* Realizzazione di atelier per artisti. Bisogna attuare una politica di incentivi o mettere a disposizione spazi di proprietà comunale a condizioni abbordabili.

* Realizzare depositi per collezioni private che vengono donate al Comune per causa di morte.

* Minore invadenza della politica negli enti e nelle commissioni che dovrebbero essere indipendenti.

* Mandati di prestazione con criteri di valutazione/misuratori della cultura che non siano i soli conteggi del numero di visitatori (pure importante).

o. Progetti di sviluppo

* LAC

* Campo Marzio

* Stazione ferroviaria

* Cornaredo e Nuovo Quartiere di Cornaredo

* Pian Scairolo

* CIPPS

* Polo sportivo

p. Servizi sociali

* Completamento del secondo programma quantitativo (posti letto) e qualitativo (miglioramento dei servizi) delle Case anziani.

* Attuazione e completamento del piano comunale dei servizi sociali.

q. Giovani

* Eliminare nelle mescite gestite dal settore giovani la vendita di  superalcolici.

* Definire criteri di assunzioni e di realizzazione dei programmi occupazionali che siano uguali per tutti.

r. Scuola

* Completare il programma di realizzazione delle mense che siano un concreto aiuto alle famiglie in cui i genitori lavorano entrambi.

* Prosecuzione dei progetti sulla parola e sulla lingua, spingendo anche con il Cantone per apprendimento precoce e poi sempre più approfondito delle lingue nazionali e dell’inglese.

* Trasferimento del Museo di storia naturale a Gemmo e realizzazione della scuola media nell’attuale sede del museo. Qualora il Cantone intendesse proseguire nell’idea di spostare il Museo di storia naturale a Losone, dare Gemmo al CISA.